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“Non c’erano certezze: rischiavamo il Far West”


Anche Confartigianato Imprese Ascoli-Fermo e Macerata, attraverso le parole del suo presidente Enzo Mengoni, titolare del ‘Forno Regina’, ha fatto sentire la sua voce.

Presidente Mengoni, si è messo rimedio ad una situazione così insostenibile?

“Rischiavamo il Far West. Serviva subito la proroga, anche perché eravamo agli sgoccioli. Le aziende, all’unisono, avevano concordato sull’azione che Confartigianato sta portando avanti su più fronti. La proroga era infatti imprescindibile e il Consiglio dei Ministri lo ha capito. Si rischiava di gravare sulle imprese per almeno due miliardi, senza offrire certezze su beni assicurabili, coperture dei danni e trasparenza delle offerte assicurative”.

In effetti decreto appariva ancora troppo poco chiaro per tempi così ristretti?

“Vero. Presentava troppi punti oscuri: sono infatti esclusi i danni da precipitazioni intense e non è stata definita una mappa precisa dei territori a rischio, il che porterebbe a una disparità di trattamento tra le diverse zone del Paese, con costi ingiustificati per le imprese. Ci sono poi diversi punti interrogativi per i piccoli imprenditori, per quelli con attrezzature di modesto valore, senza sede fissa o con beni in leasing. Come devono comportarsi?”

Altre criticità che rendevano il decreto inapplicabile?

“Certo perché se un’impresa non sottoscriveva la polizza, veniva esclusa da qualsiasi contributo, sovvenzione o ristoro in caso di eventi calamitosi. Questo poteva tradursi anche in difficoltà di accesso ai finanziamenti bancari garantiti dallo Stato. Bisogna intervenire sulla sicurezza del territorio e risolvere le cause dei danni. Serve una strategia che punti sulla messa in sicurezza del territorio e su una vera politica di prevenzione. Secondo i dati di Confartigianato, tra il 2014 e il 2023 l’Italia ha subito danni per 68,1 miliardi di euro a causa di eventi climatici estremi, posizionandosi seconda in Europa dopo la Germania. Confartigianato aveva chiesto di riaprire il confronto dopo che la Camera aveva respinto un emendamento che prevedeva un rinvio di sette mesi. Ora, il Governo ha convocato per lunedì 31 marzo un incontro con le associazioni imprenditoriali e l’Ania (che rappresenta le compagnie di assicurazione), per affrontare le criticità: un altro bel segnale dopo la proroga”.

Valerio Rosa



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