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Università delle Marche: nuovi posti disponibili da ricercatore


Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha stanziato un finanziamento pari a 1.536.000 euro destinato a potenziare l’attività scientifica e l’innovazione negli atenei delle Marche. Il contributo si inserisce nell’ambito dell’Investimento 1.2 del PNRR, volto a promuovere l’occupazione di giovani ricercatori che abbiano completato il dottorato, con esperienza internazionale di almeno tre mesi in attività di formazione o ricerca.

Università delle Marche: obiettivi strategici del PNRR

I fondi, distribuiti equamente tra le principali università marchigiane, permetteranno l’assunzione di 16 nuovi ricercatori con contratto a tempo determinato.

Ateneo Importo Finanziato Numero di Contratti
Università degli Studi di Camerino €400.000 4
Università degli Studi di Macerata €336.000 4
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” €400.000 4
Università Politecnica delle Marche €400.000 4
Totale €1.536.000 16

Il decreto, sottoscritto dal Ministro Anna Maria Bernini, rientra nella Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’iniziativa risponde all’esigenza di rafforzare il sistema universitario italiano, favorendo l’inserimento di talenti altamente qualificati, capaci di contribuire allo sviluppo di progetti competitivi a livello internazionale. L’investimento mira inoltre a:

  • Incentivare la permanenza dei talenti in Italia
  • Promuovere l’internazionalizzazione della ricerca
  • Sostenere percorsi di ricerca interdisciplinari e applicati al tessuto produttivo

Gli enti beneficiari avranno il compito di attivare procedure selettive trasparenti per l’assegnazione delle posizioni, rivolgendosi a candidati di ogni nazionalità, purché in possesso dei requisiti stabiliti.

Impatto sul sistema universitario marchigiano

Questo intervento rappresenta una leva per la competitività degli atenei delle Marche, che potranno così incrementare la propria attrattività nei confronti di giovani ricercatori, promuovendo una nuova generazione di studiosi in grado di affrontare le sfide odierne della transizione digitale, energetica e sociale.

I nuovi ricercatori, oltre a rafforzare la produzione scientifica regionale, saranno coinvolti in progettualità orientate al trasferimento tecnologico e alla collaborazione con le imprese, contribuendo così a connettere il mondo accademico con quello produttivo. Questo finanziamento costituisce un passo non da poco verso il rafforzamento dell’ecosistema della ricerca regionale. Le università marchigiane, grazie a questa iniziativa, potranno ampliare i propri gruppi di ricerca, sviluppare nuove progettualità e aumentare la loro competitività nei bandi nazionali ed europei. L’investimento del Ministero è una grande occasione per rendere le Marche un punto di riferimento per la ricerca accademica e applicata.



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