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Liguria: oltre 5 milioni di euro per il sostegno alle imprese agricole, alle aree svantaggiate e al benessere animale (R.Bobbio)


La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, ha approvato l’apertura dei bandi a superficie relativi alle Misure 12, 13 e 14 del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022, con una dotazione complessiva di 5.450.000 euro.

“Con questo provvedimento – spiega il vicepresidente – andiamo a sostenere in modo concreto le aziende agricole liguri che operano in aree soggette a vincoli naturali e ambientali, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella tutela del territorio e nella valorizzazione delle nostre eccellenze. Investiamo inoltre sul benessere animale, che è un valore aggiunto in termini di qualità produttiva e responsabilità etica”.

Nello specifico, il riparto delle risorse prevede: 350.000 euro per la Misura 12 (Indennità Natura 2000 e direttiva quadro sull’acqua), destinati a compensare i maggiori oneri per chi lavora in aree di pregio ambientale; 4.400.000 euro per la Misura 13, a sostegno delle imprese agricole attive in zone montane o con specifici svantaggi territoriali; 700.000 euro per la Misura 14, per premiare gli allevatori che garantiscono condizioni migliorative per il benessere degli animali.

“La Liguria conferma ancora una volta – conclude il vicepresidente – la sua attenzione verso l’entroterra, con misure fondamentali per contrastare lo spopolamento rurale e salvaguardare la montagna, la biodiversità e i presidi agricoli e zootecnici”.

L’agricoltura in Liguria si sviluppa in un contesto particolarmente complesso e affascinante. Il territorio è prevalentemente collinare e montuoso, con pochissime aree pianeggianti: questo rende difficile la meccanizzazione e costringe a una lavorazione quasi sempre manuale o semi-manuale, spesso su terrazzamenti costruiti nei secoli. Nonostante queste difficoltà, la Liguria ha saputo sviluppare un modello agricolo caratterizzato da produzioni di qualità, fortemente legate al territorio e alla tradizione.

Una delle colture simbolo della regione è sicuramente quella dell’olivo, che si arrampica sui pendii delle riviere e dà vita a un olio extravergine delicato e profumato, tra i più apprezzati d’Italia. Anche la viticoltura, sebbene limitata dalla scarsità di spazi, produce vini interessanti, come il Pigato, il Vermentino o il Rossese. In molte zone costiere e collinari si pratica inoltre la floricoltura, soprattutto nel ponente ligure: Sanremo è ancora oggi un centro importante per la produzione di fiori, in particolare garofani e rose, anche se il settore ha subito forti contraccolpi per la concorrenza estera e i cambiamenti nei mercati.

La Liguria è famosa anche per la produzione di basilico, ingrediente fondamentale del pesto genovese. Questa coltura si concentra soprattutto nella zona di Prà e ha ottenuto il riconoscimento DOP. Tuttavia, la produzione è sempre più minacciata dall’espansione urbana, dall’invecchiamento della popolazione agricola e dalle difficoltà legate al reperimento di manodopera, soprattutto in estate.

A questi problemi strutturali si aggiungono le conseguenze del cambiamento climatico: eventi estremi come alluvioni, siccità e ondate di calore stanno mettendo a dura prova colture già fragili, in un ambiente che non offre grandi possibilità di adattamento o espansione. Il dissesto idrogeologico, poi, è un rischio costante, aggravato dall’abbandono di molti appezzamenti marginali, che un tempo venivano curati con attenzione.

Nonostante tutto, esiste un tessuto di piccoli produttori che crede nella sostenibilità, nella qualità e nella valorizzazione dei prodotti locali. Molte aziende agricole si stanno riconvertendo in agriturismi, o puntano sulla vendita diretta e sui mercati a chilometro zero. C’è un crescente interesse per le filiere corte, per la produzione biologica e per le varietà tradizionali. È una forma di resistenza, ma anche di innovazione, che cerca di dare un futuro a un’agricoltura che, pur tra mille difficoltà, continua a rappresentare un presidio fondamentale per la tutela del territorio, del paesaggio e dell’identità ligure.
Per questo è importante che si incentivi la produzione agricola come opportunamente sta facendo la Regione Ligria.
Le domande di sostegno e pagamento dovranno essere presentate tramite i portali informatici dedicati predisposti da AGEA, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura.
Per informazioni: comunicazione.agricoltura@regione.liguria.it; www.regione.liguria.it

Roberto Bobbio

Nella foto: La coltivazione del basilico in Liguria è una tradizione antica e consolidata. Il basilico genovese DOP è una coltura tipica della regione, che si estende lungo tutto il versante a mare.



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