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Imu: Consulta, dovuto anche solo per avvalersi dell’immobile


Il pagamento dell’Imu è dovuto anche per la sola possibilità di avvalersi dell’immobile: con una sentenza depositata oggi, la Corte costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità relative a un articolo del dl su ‘Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici’, convertito, con modificazioni, nella legge n.214/2011, sollevate in riferimento agli articoli 3 e 53 della Costituzione.
La Consulta ha affermato che “anche gli immobili dell’impresa destinati alla vendita e non locati costituiscono un valido indice di capacità contributiva perché quel che rileva ai fini dell’obbligo del pagamento dell’Imu è l’astratta possibilità di avvalersi delle facoltà proprie del diritto reale e non il loro effettivo esercizio, che dipende esclusivamente dal possessore.L’imprenditore può difatti decidere autonomamente e liberamente la destinazione di tali beni e mantenerne il possesso entro la sua sfera di controllo”.
La Corte ha infatti chiarito che l’Imu “è un’imposta sul patrimonio immobiliare, avente come presupposto il possesso, la proprietà o la titolarità di altro diritto reale, e che un immobile non costituisce un valido indice di capacità contributiva solo se sia inutilizzabile nonostante uno sforzo diligente per tornarne in possesso”, come sancito in una sentenza del 2024 che ha dichiarato incostituzionale la disciplina dell’Imu nella parte in cui non prevede che non siano soggetti a tale imposta gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria.
“Spetta al legislatore, nell’ambito della sua discrezionalità e nei limiti della non palese irragionevolezza – spiega Palazzo della Consulta – decidere non solo in ordine all’’an’, ma anche in ordine al ‘quantum’ e a ogni altra modalità e condizione afferente alla determinazione di agevolazioni e benefici fiscali, secondo un criterio che concili, nel corso degli anni, le esigenze finanziarie dello Stato con quelle del cittadino chiamato a contribuire ai bisogni della vita collettiva”. (AGI)
RED/OLL





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