Gli interventi di Fabio Panetta, governatore di Bankitalia e Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, durante l’apertura dei lavori 58esima riunione annuale della Banca Asiatica dello Sviluppo (Adb) hanno entrambi evidenziato i rischi legati ai dazi imposti da Donald Trump. In particolare si è discusso delle conseguenze sugli investimenti e dei consumi, in seguito a politiche economche “non coordinate, adottate a un ritmo crescente e con effetti difficili da prevedere”.
“Stiamo assistendo a un proliferare di politiche non coordinate, adottate a un ritmo crescente e con effetti difficili da prevedere. Il forte aumento dell’incertezza nelle politiche economiche rischia di frenare gli investimenti delle imprese e i consumi delle famiglie, mentre le istituzioni finanziarie stanno rivalutando l’esposizione dei propri clienti”, così Giorgetti, che ha poi aggiunto, “stiamo assistendo, con ogni probabilità, al più grande cambiamento nello scenario economico globale degli ultimi decenni, con importanti implicazioni per i mercati finanziari, il commercio, le disuguaglianze e i modelli di crescita su scala mondiale”. In parallelo, “i rischi legati ai conflitti e alle tensioni geopolitiche sono aumentati”, aggiunge. Il titolare del Mef sottolinea il dovere condiviso di “lavorare internamente”, adottando politiche macroeconomiche “ben calibrate” e affrontando le sfide strutturali di lungo termine attraverso “riforme ambiziose, in grado di aumentare il potenziale di crescita delle nostre economie”. Al contempo, avverte, potrebbe essere arrivato “il momento di ripensare la globalizzazione così come l’abbiamo conosciuta”.
“Se è vero che l’economia globale ha beneficiato della liberalizzazione del commercio, è altrettanto vero che i frutti di questo processo non sono stati distribuiti equamente tra i Paesi, né tra i diversi fattori produttivi all’interno degli stessi. Siamo chiamati a prendere atto di questa realtà, che rappresenta un rischio concreto in termini di sicurezza economica. In uno scenario già di per sé complesso, l’emergere di tecnologie dirompenti genera nuove opportunità, ma anche rischi che non possiamo permetterci di ignorare”, evidenzia Giorgetti. “Poiché le regole attuali hanno mostrato i propri limiti, dobbiamo lavorare insieme per definire nuove regole e tracciare un nuovo percorso. Dovremmo mirare a un sistema economico e commerciale non solo libero e aperto, ma anche equo e basato su regole, per garantire condizioni di parità tra le imprese nei mercati internazionali”, prosegue il ministro dell’Economia, evidenziando la necessità di procedere con pragmatismo, “dando priorità alla stabilità rispetto a risposte di breve periodo e sostenendo i Paesi più vulnerabili, che in questa fase critica sono i più esposti agli effetti negativi indiretti
Su analoghe posizioni l’intervento di Panetta – anche presidente del Consiglio dei governatori della Banca Asiatica di Sviluppo – che ha posto in evidenza l’interconnessione tra le economie moderne e i vantaggi, sia per le nazioni avanzate che per quelle in via di sviluppo, portati dall’apertura al commercio degli stati. Tali politiche secondo il governatore di Bankitalia riducono le disuguaglianze e fanno uscire centinaia di milioni di persone dalla povertà estrema. “Il protezionismo minaccia di vanificare questi risultati e di indebolire il tessuto stesso della prosperità globale”, ha aggiunto Panetta, escludendo subito dopo che “preservare l’integrazione economica e rafforzare la cooperazione internazionale” sia una scelta scelta opzionale da parte degli stati, “ma piuttosto una necessità ”. “Le istituzioni multilaterali svolgono un ruolo fondamentale nel garantire l’apertura, la stabilità e il rispetto delle regole comuni che sostengono la prosperità globale”, ha continuato Panetta.
Riguardo alla Banca Asiatica di Sviluppo, Panetta ne ha posto in risalto il suo ruolo di “pilastro del sistema multilaterale”. “Con il suo profondo bagaglio di competenze nello sviluppo, una solida base di capitale e una membership ampia e diversificata – ha aggiunto il governatore di Bankitalia – essa riunisce partner regionali e non, accomunati da obiettivi di sviluppo condivisi e da un impegno verso una crescita inclusiva”, “L’Italia è pienamente impegnata in questa missione. Il suo sostegno di lunga data all’ADB si è manifestato sia attraverso i contributi finanziari che con la dedizione del proprio capitale umano. Le imprese italiane, rinomate per l’eccellenza in ingegneria, design e innovazione industriale, offrono competenze che possono contribuire in modo significativo allo sviluppo sostenibile della regione. Il loro know-how è pienamente in linea con le priorità dell’Asia e del Pacifico”, ha sottolineato ancora Panetta.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link