le priorità per il prossimo bilancio a lungo termine. Maggiore ambizione e più fondi



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(Strasburgo) Un quadro finanziario pluriennale (Qfp) “significativamente più ambizioso”, in grado di “rispondere alle crescenti aspettative dei cittadini europei in un contesto globale instabile”. Lo chiede il Parlamento europeo (che è autorità di bilancio in sede Ue insieme al Consiglio) in un testo, non legislativo, approvato oggi in aula con 317 voti a favore, 206 contrari e 123 astensioni. Il tetto di spesa attuale, pari all’1% del reddito nazionale lordo dell’Ue-27, “non è sufficiente ad affrontare il crescente numero di crisi e sfide”, si afferma nella risoluzione. Con il progressivo disimpegno degli Stati Uniti nella scena globale, la spesa dell’Ue “dovrà far fronte a varie sfide”, avvertono i deputati: la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, un contesto economico e sociale difficile, il divario di competitività e il peggioramento della crisi climatica e della biodiversità.
Il Parlamento respinge l’idea della Commissione di replicare il modello del dispositivo per la ripresa e la resilienza basato su “un piano nazionale per Stato membro”. I deputati chiedono invece una struttura che garantisca trasparenza, scrutinio parlamentare e il coinvolgimento delle autorità regionali e locali, nonché di tutti gli attori coinvolti. Nella risoluzione, si riafferma inoltre il “ruolo fondamentale della politica di coesione nel rafforzare il mercato unico, ridurre le disuguaglianze e combattere la povertà”.

I deputati reputano inadeguata la proposta di un “fondo per la competitività” che accorperebbe vari programmi esistenti. Chiedono invece la creazione di un nuovo fondo mirato “che permetta di mobilitare investimenti pubblici e privati attraverso meccanismi di condivisione dei rischi sostenuti dall’Ue”. Inoltre, pur ritenendo necessario un aumento della spesa per la difesa, i deputati avvertono che ciò non deve compromettere le politiche sociali, ambientali e gli impegni storici dell’Ue.
Il prossimo bilancio a lungo termine deve – secondo gli eurodeputati – ridurre gli oneri burocratici, includere fondi per gli aiuti in caso di catastrofi. Si sottolinea inoltre sulla necessità di vincolare l’accesso ai fondi al rispetto dei valori dell’Ue e dello Stato di diritto.
I deputati chiedono che il rimborso del debito per NextGenerationEu non comprometta i finanziamenti per le principali priorità dell’Unione. “È necessaria una chiara separazione tra il rimborso del debito e la spesa per i programmi”.
Le priorità del Parlamento confluiranno nella proposta della Commissione sul prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue, attesa per luglio 2025.

Fonte: Agensir





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