Provincia di Bergamo – Vivi la Provincia


Regione Lombardia è in campo per valorizzare i distretti industriali e proseguire nella strategia di sostegno al mondo economico-produttivo, favorendo le sinergie tra imprese, istituzioni, università, istituti di formazione e ricerca, hub di innovazione e istituti di credito. L’obiettivo è ‘fare sistema’ partendo dalle specificità economiche dei singoli territori, affinchè la Lombardia possa consolidare la propria competitività nel contesto internazionale. 
 
Il tour istituzionale ‘Lombardia Protagonista. Qui Puoi’, promosso dal governatore Attilio Fontana e dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, va esattamente nella direzione di intensificare e portare sui territori il dialogo con aziende e stakeholder, con la finalità di rafforzare le filiere e gli ‘ecosistemi’ economici locali.
 
A Bergamo, nello Spazio Viterbi della Provincia, la quinta tappa del tour ha avuto come focus il Distretto territoriale della Meccatronica. In mattinata Fontana e Guidesi, insieme agli assessori regionali Paolo Franco (Casa e Housing sociale) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche), hanno incontrato i protagonisti del settore nel corso di un tavolo istituzionale che si è svolto nella sede della Provincia, per poi visitare nel pomeriggio alcune aziende del comparto: la Lovato Electric S.P.A. di Gorle e la ABB Italia S.P.A. di Dalmine.
 
PRESIDENTE FONTANA – “Bergamo è un territorio di straordinaria importanza economica ha sottolineato il governatore Fontanache come Regione continueremo a supportare con ogni strumento e strategia possibile: da un lato mettiamo in campo bandi e misure a sostegno degli investimenti delle imprese, dall’altro attiviamo iniziative come queste in grado di favorire la connessione tra soggetti diversi così da stimolare nuovi processi di sviluppo. È il concetto di ‘filiera allargata’ che diventa centrale nel piano industriale che abbiamo messo a punto come Regione: consolidare le interazioni tra istituzioni, mondo produttivo, mondo accademico e scientifico e istituti formativi è sempre più fondamentale, considerando che la forza della Lombardia risiede anche nella capacità di mettere in rete le eccellenze e il patrimonio di innovazioni e competenze”.
 
ASSESSORE GUIDESI – “La Lombardia è la prima regione manifatturiera d’Europa ha evidenziato l’assessore Guidesi – e in questo primato il territorio di Bergamo gioca un ruolo cruciale: le imprese bergamasche stanno affrontando le nuove sfide tecnologiche mantenendo vivo, in molti casi, il legame con le tradizioni artigianali del passato. L’artigianato meccanico bergamasco incarna una qualità riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Regione è a disposizione non solo con le misure di sostegno agli investimenti, ma anche attraverso questo ruolo di ‘connettori’ tra aziende, università, formazione, ricerca e centri di trasferimento tecnologico affinchè si creino le condizioni ideali per favorire il sistema produttivo. Siamo la prima regione ad aver strutturato una vera e propria politica industriale con strategie per la valorizzazione di ogni singolo territorio e di ogni singola filiera”.
 
ASSESSORE FRANCO – “Regione ha detto l’assessore Franco – garantisce come sempre massima disponibilità per aiutare le imprese, cercando di favorire nuove occasioni di crescita. La Bergamasca è la terra del lavoro per antonomasia e la meccatronica è uno dei settori in cui il nostro territorio eccelle in modo particolare, con aziende capaci di vincere la concorrenza globale partendo da solide radici locali. Regione è consapevole di questa realtà e si dimostra capace di proporre una visione di sviluppo condivisa con chi, ogni giorno, rende grande la Lombardia con impegno, ingegno, abnegazione e voglia di non mollare mai”. 
 
ASSESSORE TERZI – “Regione Lombardiaha detto l’assessore Terzi – conferma il suo ruolo da mediatore tra il governo e gli enti statali e locali per farsi portavoce delle necessità dei territori, per sostenerli. Nella bergamasca sono stati fatti investimenti concreti per oltre 330 milioni di euro grazie al Piano Lombardia. Queste risorse, sommate ai fondi Pnrr, cambieranno il volto della bergamasca. Gli interventi per superare criticità e gap infrastrutturali si muovono sul fronte della mobilità di persone e merci, sulla logistica. Infrastrutture fisiche ma anche digitali per imprese e PA per rendere la bergamasca sempre più connessa e competitiva”.
 
PRESIDENTE PROVINCIA – “L’incontro odierno – ha detto il presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi, che ha ospitato l’evento – mette in risalto un settore che caratterizza il territorio e che è in rapida evoluzione, il che ci richiede di essere al passo con i tempi. È fondamentale costruire forti relazioni tra pubblico e privato e con il Patto territoriale per le competenze e l’occupazione abbiamo già intrapreso un percorso che siamo certi continueremo con sempre maggiori risultati”.

SINDACO BERGAMO – “Lavoriamo insieme come istituzioni – ha detto il sindaco Elena Carnevali – al servizio di un territorio che ha di fronte a sé sfide importanti che riguardano competitività, sostenibilità e attrattività. All’interno del sistema manifatturiero che caratterizza Bergamo e la sua provincia, la meccatronica in particolare riveste un ruolo trainante che comunque ha bisogno di un ulteriore sostegno in termini di connessioni e formazione, in modo da raggiungere obiettivi comuni nella logica di un ecosistema integrato”.

 

IL PIANO INDUSTRIALE DELLA REGIONE – La Lombardia nel 2023 è stata la prima regione italiana ad adottare un vero e proprio piano di politica industriale che ha analizzato il contesto socio-economico lombardo in termini di ‘ecosistemi’, di mappatura delle specializzazioni industriali e di strategie da attuare per rafforzare le filiere, così da preservare o implementare il ruolo di guida dell’economia italiana ed europea. Il progetto di valorizzare ulteriormente i distretti industriali, declinato anche nel tour sui territori, ha la finalità di aggiornare il prezioso lavoro del 2023.

 

ZONE DI INNOVAZIONE E SVILUPPO (ZIS) – Si integrano in questa pianificazione strategica, infatti, le Zone di Innovazione e Sviluppo (ZIS), un modello sperimentale di azione pubblica ispirato all’esempio di MIND: anche di questa ipotesi, applicata al distretto bergamasco della meccatronica, si è parlato durante il tavolo istituzionale.

 

L’obiettivo delle ZIS è promuovere la cultura dell’innovazione, i flussi di conoscenza tra università, centri di ricerca, aziende e mercati, nonché la competitività delle imprese e dei territori su scala globale e costruire nuove esperienze di sviluppo del tessuto economico-produttivo locale.

 

IL RUOLO DI BERGAMO NELLA MECCATRONICA – La meccatronica rappresenta un settore strategico che combina meccanica, elettronica e informatica per sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate e per automatizzare al meglio i sistemi di produzione. In origine, rappresentava solamente il connubio tra meccanica ed elettronica, ma poi, adeguandosi ai progressi tecnologici e all’evoluzione di queste discipline, si è inserita anche l’informatica inglobando man mano sempre più ambiti.

 

Secondo i dati di Assolombarda, il comparto della meccatronica in Lombardia, che spazia dai prodotti in metallo, alla meccanica fino all’elettronica, alle apparecchiature elettriche e all’automotive, è composto da circa 34.000 imprese che occupano più di 460.000 addetti.

 

Sempre in Lombardia, l’export della meccatronica ha sfiorato gli 84 miliardi di euro nel 2023. Se guardiamo al peso del comparto sul totale manifatturiero lombardo, la meccatronica incide per il 41% delle unità locali, il 51% degli addetti e il 53% dell’export.

 

In provincia di Bergamo, la meccatronica si conferma un comparto trainante con 2.797 imprese, circa 42.800 addetti e un fatturato di 14,6 miliardi di euro nel 2023. Le esportazioni hanno sfiorato i 9 miliardi di euro. In termini di addetti, fatturato ed export, il settore pesa per il 15%-16% su quello lombardo e per il 3,5%-4% su quello italiano. La sinergia tra imprese, istituzioni e centri di competenza, come l’Innovation District Kilometro Rosso, favorisce un circolo virtuoso di innovazione e competitività.

 

Delle oltre 1.200 aziende iscritte a Confindustria Bergamo, il 40% è inserito nel gruppo meccatronico: prima filiera per importanza di valore prodotto e per volume export.

La provincia di Bergamo vanta una diversificata produzione nelle lavorazioni meccaniche, suddivisa in più settori chiave. Tra i più rilevanti si annovera la produzione di macchine operatrici, da quelle per la lavorazione delle lamiere a quelle per la produzione di pezzi meccanici di precisione. Altri settori di spicco comprendono l’automazione industriale e i sistemi di controllo e soprattutto la produzione di componenti meccaniche di precisione.

 

Grazie alla sua lunga tradizione, alla specializzazione in diversi settori strategici e alla capacità di offrire soluzioni innovative e avanzate, le aziende bergamasche si distinguono a livello nazionale ed internazionale, contribuendo al progresso tecnologico e alla prosperità del territorio.

 

La meccatronica a Bergamo svolge altresì un ruolo cruciale in molti settori industriali, grazie alla sua natura plurisettoriale che integra meccanica, elettronica, informatica e automazione. Questo rende la meccatronica particolarmente versatile e adatta a rispondere alle esigenze di diversi ambiti.

 

Inoltre il sistema formativo territoriale sta intervenendo promuovendo la crescita delle iniziative formative tecniche e tecnologiche. Negli ultimi anni, i percorsi di studio post-diploma dedicati alla istruzione tecnologica superiore (ITS Academy) stanno assumendo un ruolo sempre maggiore. Gli ITS Academy, infatti, nascono da un’esigenza reale delle imprese di personale tecnico altamente qualificato e pronto per l’inserimento in azienda.

 

In provincia di Bergamo è attiva un’offerta formativa nel settore della meccatronica, in particolare attraverso i corsi di istruzione tecnologica superiore, dove l’indirizzo Nuove tecnologie per il Made in Italy – Meccanica risulta il più richiesto, coinvolgendo oltre una figura professionale su due tra quelle con diploma ITS, con una crescita significativa rispetto al 2022 (oltre 7 punti percentuali in più) e una richiesta superiore alla media regionale. Attualmente, in provincia, sono richieste circa 1.300 figure professionali con questo titolo di studio e si prevede che nel prossimo futuro le imprese ne chiederanno in misura sempre maggiore.



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