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Arriva il report della Corte dei Conti sull’uso delle risorse del PNRR. L’Italia spende solo il 52% delle risorse.
Relazione uso risorse PNRR: la situazione italiana
Uno studio della Corte dei Conti rivela come l’Italia sia in regola con le scadenze dettate dall’Unione Europea, ma spenda soltanto il 52% delle risorse. Ritardi sulla tabella di marcia, dunque. Ritardi non tanto per ciò che riguarda i progetti avviati o le riforme previste che, invece, sarebbero in linea con la programmazione. La criticità sollevata dalla Corte dei Conti sta nel fatto che le spese sostenute siano soltanto il 52% dei fondi disponibili.
Ciò significa che, nonostante l’attivazione del 92% dei progetti in linea con gli obiettivi, le opere da realizzare starebbero procedendo molto a rilento. Questo avviene a causa degli enti che ritardano nell’erogazione dei vari fondi. L’anno 2024, infatti, si sarebbe concluso con una spesa di 64 miliardi di euro circa, vale a dire il 52% dei fondi ricevuti fino a quel preciso momento.
Siamo a metà della realizzazione dei progetti. Pertanto, si ipotizza già che il Governo debba chiedere all’Unione Europea il posticipo di almeno un anno per la scadenza prevista per il PNRR. Nonostante la delicata situazione, la posizione UE rimane ancora ferma sulle scadenze già fissate.
Le spese finora sostenute
Le spese finora sostenute, stando a ciò che riporta la Corte dei Conti, ammontano all’87% delle risorse previste investite nell’ambito della Missione 3, cioè sulle infrastrutture per la mobilità sostenibile. Nell’ambito della missione 5, invece, che riguarda l’inclusione e la coesione, si rileva soltanto il 27% della spese delle risorse a disposizione. Sono ancora fermi, invece, gli investimenti per la missione 7, quella riguardante la RePower UE.
E’ pur vero che l’Italia, in questo preciso momento, detiene il primato europeo nello stato di avanzamento del PNRR rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea. Il 54% degli obiettivi programmati, infatti, è stato conseguito con successo.
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