Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

La crescita dell’export umbro sopra la media nazionale


Nei giorni in cui Trump rilancia sui dazi minacciando di portarli per l’Europa al 50 per cento, sono i dati del Rapporto Unioncamere -realizzato dal Centro Studi Tagliacarne- a scattare la fotografia dell’Export italiano, regione per regione.  Nel 2024 il valore delle esportazioni umbre ha toccato quota 4 miliardi di euro, pari allo 0,9% del totale italiano. Una quota apparentemente modesta, ma che nasconde fermento e un potenziale inespresso. L’Umbria conta oggi 142 imprese “aspiranti esportatrici”, divise equamente tra industria e servizi. Nel dettaglio provinciale, il quadro congiunturale è positivo. Secondo i dati del Tagliacarne, tra il 2023 e il 2024 le esportazioni sono aumentate del 5,7% a Perugia e del 4,3% a Terni, ben sopra la media nazionale (+1,5%). “Segnali incoraggianti” secondo la camera di commercio dell’Umbria. Il presidente Giorgio Mencaroni, sottolinea: “il fatto che crescano le esportazioni sia a Perugia che a Terni, e che vi sia un numero rilevante di imprese pronte a entrare nei mercati internazionali, ci dice che il nostro sistema produttivo ha voglia di mettersi in gioco, di innovare, di andare oltre i confini. Questo è un segnale di fiducia, ma anche una responsabilità: il nostro compito come Camera di Commercio è sostenere questa spinta, creando un ecosistema favorevole all’internazionalizzazione. Dobbiamo accompagnare le imprese con strumenti concreti, ancora di più del molto che abbiamo fatto in questi anni: dalla formazione all’accesso ai mercati, dalla promozione all’estero alla digitalizzazione dei processi, fino al supporto per la logistica e le certificazioni. L’Umbria, pur essendo una regione piccola, ha un patrimonio di eccellenze nei settori agroalimentare, meccanico, moda, legno-arredo che il mondo cerca e apprezza. Ora serve un ulteriore cambio di passo: fare rete, unire competenze pubbliche e private, e puntare con decisione su quei mercati in cui possiamo giocare un ruolo da protagonisti. Noi ci siamo, e faremo come sempre la nostra parte con determinazione”.

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link