a chi spettano gli sconti sulle tasse


Nel panorama sempre più complesso della fiscalità italiana, una notizia positiva arriva per imprese e professionisti che scelgono la via della trasparenza e della correttezza nei rapporti con il fisco.

La conferma del regime premiale ISA anche per il 2025, ufficializzata dall’Agenzia delle Entrate, rappresenta una boccata d’ossigeno e un riconoscimento tangibile per chi dimostra una costante affidabilità fiscale. Non si tratta solo di un insieme di agevolazioni fiscali: siamo di fronte a un vero e proprio cambio di paradigma, dove il contribuente virtuoso viene finalmente premiato in modo concreto, e non più solo a parole.

Come funzionano gli ISA per le partite IVA

Snocciolando i dettagli di questa misura, è chiaro che la filosofia di fondo è quella di premiare chi si comporta correttamente. Ecco che il regime premiale ISA si trasforma in un passaporto per una serie di vantaggi tutt’altro che trascurabili: dall’esonero dalle verifiche fiscali più invasive, fino alla riduzione dei termini di controllo, passando per una maggiore serenità nei confronti di accertamenti e ispezioni. Insomma, meno ansia da “busta verde” e più tempo per dedicarsi al proprio lavoro.

La logica è semplice ma efficace: più alto è il punteggio ottenuto attraverso gli indici sintetici di affidabilità fiscale, più ampio è il ventaglio di benefici. Un vero e proprio “circolo virtuoso” che mette al centro la correttezza e la trasparenza. Per chi raggiunge il massimo punteggio di 9 o superiore, le porte si spalancano: esonero dal visto di conformità per compensazioni di crediti IVA fino a 70.000 euro e crediti per imposte dirette fino a 50.000 euro.

Non solo: viene anche garantita l’esclusione dalla disciplina delle società non operative e dall’accertamento sintetico del reddito, a patto che il reddito accertabile non superi del 66% quello dichiarato. Una serie di vantaggi che, tradotti in pratica, significano meno burocrazia, meno controlli e più certezze per chi si comporta con rettitudine.

A chi spettano gli sconti sulle tasse?

Ma il regime premiale ISA non dimentica chi si trova “a metà del guado”. Anche chi ottiene un punteggio compreso tra 8 e 9 può beneficiare di agevolazioni fiscali di tutto rispetto: la possibilità di compensare crediti IVA fino a 50.000 euro e imposte dirette fino a 20.000 euro senza necessità del visto di conformità rappresenta un vantaggio concreto, soprattutto in un periodo in cui la liquidità è una delle principali preoccupazioni per molte imprese.

E non finisce qui: chi raggiunge almeno 8,5 punti si vede riconosciuta l’esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni, una tutela non da poco per chi vuole lavorare senza lo spettro costante di contestazioni fiscali.

Le novità dall’Agenzia delle Entrate

Una delle novità più significative introdotte dall’Agenzia delle Entrate riguarda la possibilità, per chi non raggiunge il punteggio richiesto in un singolo periodo, di accedere comunque ai benefici considerando la media dei punteggi ottenuti nel 2023 e 2024. Un vero e proprio “salvagente” che premia la continuità e la coerenza nei comportamenti fiscali, evitando che un singolo inciampo possa compromettere anni di condotta irreprensibile.

Per aiutare i contribuenti a orientarsi in questo labirinto di regole e opportunità, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il software “Il tuo ISA 2025 Cpb”, uno strumento intuitivo e aggiornato che consente di calcolare in tempo reale il proprio indice di affidabilità fiscale e valutare l’eventuale adesione al concordato preventivo biennale per il biennio 2025-2026. Un ulteriore passo avanti verso una fiscalità più trasparente, dove il rapporto tra contribuente e amministrazione finanziaria si fonda sulla fiducia reciproca e non più solo sulla logica del sospetto.



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