Il 2024 segna un momento di svolta per l’economia sarda: dopo molti anni, il tasso di crescita delle imprese sull’isola scende sotto la media nazionale. Con un +0,24%, la Sardegna resta in terreno positivo, ma cresce più lentamente rispetto alla media italiana, che si attesta a +0,62%.
Questo rallentamento è legato a un calo delle nuove iscrizioni e a un aumento delle cessazioni, che riportano i numeri su livelli pre-pandemia. I settori più tradizionali – commercio, agricoltura e industria – continuano a perdere imprese, mentre servizi (+2,2%) e turismo (+0,8%) mostrano capacità di adattamento e crescita.
A livello territoriale, la differenza è netta: il Nord Sardegna si conferma il motore dell’isola, con Sassari che cresce dell’1,38%, tra i migliori risultati in Italia. Al contrario, Oristano chiude l’anno con un preoccupante -1,39%, ultimo posto a livello nazionale.
L’infografica si articola in tre sezioni principali:
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Dinamiche regionali: tassi di crescita (generato dal rapporto tra il saldo iscrizioni/cessazioni e lo stock delle imprese a inizio anno) e confronto con la media nazionale;
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Andamento settoriale: quali comparti crescono e quali arretrano;
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Differenze territoriali: focus sulle quattro Camere di Commercio sarde e il divario crescente tra nord e sud dell’isola.
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