Borgo Valbelluna punta sull’energia condivisa. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’adesione alla Fondazione Comunità Energetica Rinnovabile – CER Dolomiti, segnando un passo concreto verso un modello energetico più sostenibile, partecipato e solidale.
La proposta, presentata in aula dall’assessore Hermann Benincà, si inserisce nel quadro delle politiche locali per la transizione ecologica e la valorizzazione delle fonti rinnovabili. Un’adesione che guarda al futuro, rispondendo alle sfide della crisi climatica e della dipendenza dalle fonti fossili. «Oggi più che mai – dichiara Benincà – è fondamentale che le istituzioni pubbliche si facciano promotrici di nuovi modelli di produzione e condivisione dell’energia. Aderire alla CER Dolomiti significa costruire una rete virtuosa tra enti, cittadini e imprese, generando valore ambientale, economico e sociale».
Un modello innovativo e senza costi per il Comune
La Comunità Energetica Rinnovabile è un sistema che consente la produzione e l’autoconsumo collettivo di energia da fonti rinnovabili a livello locale. Attraverso la Fondazione CER Dolomiti, che opera su scala provinciale, Borgo Valbelluna potrà valorizzare le proprie utenze energetiche esistenti, inserendole in configurazioni gestite professionalmente e senza oneri per l’Ente.
I benefici attesi
L’adesione alla CER porta con sé vantaggi concreti, tra i quali: laRiduzione dei costi in bolletta grazie all’autoconsumo; l’accesso agli incentivi nazionali per l’energia condivisa; ricadute economiche positive per la comunità; il coinvolgimento futuro di cittadini, imprese e associazioni; l’utilizzo dei benefici economici per progetti collettivi, secondo princìpi di equità e solidarietà. L’iniziativa potrà rivelarsi strategica anche per il tessuto produttivo locale. Se i criteri di accesso ai fondi del PNRR verranno ampliati (dagli attuali 5.000 a 30.000 abitanti), anche le aziende del territorio potranno beneficiare di contributi a fondo perduto fino al 40% per la realizzazione di impianti.
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