La stagione delle fiere prosegue con il Salone di Milano Unica, giunto alla 41esima edizione dall’8 al 10 luglio. Il distretto sarà protagonista con ben 118 produttori di tessuti con le collezioni autunno/inverno 2026-2027. Il plotone dei pratesi conferma la forte attenzione del distretto per una fiera di cui viene apprezzato il profilo di eccellenza, mentre per Première Vision c’è da attendere il 16 settembre: a breve c’è solo l’edizione a New York.
“Anche se la maggioranza delle imprese pratesi ha come riferimento principale Milano Unica, è positivo che non ci sia una stretta contiguità temporale tra la vetrina milanese e Première Vision, che e rimane una grande fiera – commenta Maurizio Sarti, coordinatore del gruppo Produttori di tessuti della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord –. Una migliore distribuzione nel tempo degli appuntamenti fieristici consente maggiori opportunità, in un momento in cui di buone opportunità c’è bisogno. I dati sulla produzione di tessuti pratesi emersi dalle rilevazioni del Centro studi di Ct indicano per il 1° trimestre 2025 +4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; non ci sono ancora gli esiti per il 2° trimestre ma è certo che nel quadro di perdurante stagnazione del mondo della moda le imprese pratesi si stiano battendo con la massima efficacia possibile. Come? Si può fare molto per intercettare la domanda che potenzialmente c’è: con le idee innovative, con la capacità di creare prodotti sempre nuovi, con gli investimenti per assicurare forniture in linea con le esigenze di tracciabilità e sostenibilità”.
Le aziende pratesi produttrici di tessuti (trama ordito, a maglia, jacquard, speciali, tecnici, spalmati, velluti, a pelo e altri) sono 230 con oltre 3.900 addetti diretti. Attualmente la stima del fatturato si attesta intorno a 1,6 miliardi di euro, di cui il 75% è da attribuire all’export, che nel 2024 è stato pari a 1,17 miliardi di euro (-5% sul 2023).
“Milano Unica è un appuntamento fieristico fondamentale per le nostre aziende – aggiunge Giovanni Gramigni, presidente del consorzio Pratotrade –. Pur in un quadro economico complicato le aspettative sono alte. Lo dimostrano gli investimenti che le nostre aziende stanno facendo per massimizzare l’efficacia della propria presenza in fiera: in molti casi i visitatori potranno trovarci in stand più grandi e curati, presidiati da un numero maggiore di addetti. Milano Unica è una vetrina essenziale per presentarsi alla clientela sia nazionale che estera. La nostra forza continua a essere l’export: i principali mercati sono Spagna e Germania, ognuno dei quali con una quota del 10%; a seguire la Francia con l’8%, gli Stati Uniti col 6% e Portogallo, Romania e Marocco ciascuno col 5%. Nell’Estremo Oriente si registra la crescita di Hong Kong, a fronte di una lieve contrazione della Cina: i due mercati valgono il 7%. La questione dei dazi Usa è motivo di preoccupazione: la clientela americana, chiedendo spedizioni nei paesi di produzione dei capi di abbigliamento, pesa in realtà più di quanto appaia”.
A proposito di stand, Balli il Lanificio avrà uno spazio espositivo più ampio, riproducendo l’ingresso della sede storica e i locali di via Bologna. In più ci sarà un maxi schermo nel quale sarà proiettato un video di due minuti e mezzo che mostrerà l’arrivo al lanificio, il comparto tecnico-stilistico, la trasformazione dell’idea in orditura, tessitura e tutto il ciclo verticale. E per finire si potrà visitare la sede storica attraverso un maxi schermo e due touch screen.
Sara Bessi
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