Dall’anno prossimo anno niente versamenti frazionati e scadenza legata alla data di immatricolazione. Si pagherà anche per i veicoli sottoposti a fermo amministrativo
Novità in arrivo nel 2026 per il pagamento e le scadenze del bollo auto per i veicoli di nuova immatricolazione. L’importo dovrà esser versato in un’unica soluzione e non sarà più possibile rateizzarlo. Il pagamento del primo bollo dovrà avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione, dopodiché la scadenza resterà la medesima anche per gli anni successivi. Di conseguenza, la scadenza non sarà più unica per tutti gli automobilisti ma personalizzata in base alla data di acquisto.
A chi si applica la nuova disciplina
Come detto, le nuove regole valgono solo per le auto immatricolate a partire dal 2026, mentre per le altre resta valida la disciplina precedente. La novità è frutto del 17esimo decreto attuativo della riforma fiscale varato dal Consiglio dei ministri, che mira a «semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione». Lo stesso decreto prevede poi che siano tenuti al pagamento del bollo anche i proprietari di auto sottoposte a fermo amministrativo per gravi violazioni del Codice della Strada. Viene così superata la sentenza della Corte Costituzionale del 2017 che contemplava l’esenzione in questa circostanza
Al di là di queste novità, l’impianto complessivo della disciplina del bollo rimane invariato. La base di calcolo del bollo auto 2026 rimane legata a potenza del veicolo e alle classe ambientale. Nonostante la volontà del ministro dei Trasporti Matteo Salvini di abolirlo, poi, resta al momento in vigore il superbollo, ossia la sovra-tassa per i veicoli con potenza superiore ai 185 kW. A riscuotere il bollo sarà sempre la Regione di residenza del proprietario dell’auto: ogni Regione decide aliquote, esenzioni e sconti, anche su veicoli green, GPL o metano.
6 luglio 2025
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