Firmato il Patto per la crescita delle imprese e politiche salariali


Nella serata di giovedì 30 luglio è stato sottoscritto dall’assessore Achille Spinelli, dai rappresentanti della Cooperazione trentina, da Confartigianato, da Confindustria, dagli albergatori (Asat), da Confesercenti, dall’Associazione trentina dell’edilizia (Ance) e dai sindacati Cgil Cisl e Uil il Patto per la crescita delle imprese e politiche salariali.

Il patto impegna la Provincia a investire almeno 290 milioni nel prossimo triennio per incentivi a fondo perduto e almeno 348 milioni di investimenti immobiliari e in impianti.

Il patto, ha spiegato il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, è il “risultato di un percorso condiviso tra amministrazione, categorie economiche e sindacali svolto negli ultimi mesi. Abbiamo scelto di sostenere concretamente, attraverso la riduzione delle imposte, chi investe nei propri dipendenti, favorendo contratti territoriali o settoriali che incrementano i salari e migliorano la qualità dell’occupazione. Parallelamente, stanziamo risorse significative per supportare l’intera filiera industriale e produttiva, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del nostro sistema economico”.

Il patto intende contrastare il rallentamento dell’economia a livello nazionale, europeo e mondiale causata dalla profonda incertezza dei mercati per il riaffacciarsi di politiche protezionistiche e per i conflitti in corso. In Trentino, sebbene i dati relativi alla crescita del Pil siano superiori alla media italiana, l’indagine congiunturale della Camera di commercio ha rilevato un rallentamento del fatturato delle imprese nel primo trimestre del 2025, con un incremento dell’1% (nel 2024 era stato del 2,3%). Inoltre, malgrado le imprese stiano operando in regime di quasi piena occupazione, si registra carenza di manodopera specializzata, mentre i trend demografici evidenziano come da qui al 2040 vi saranno 30.000 lavoratori in meno.

Per invertire la rotta, il Patto impegna le parti ad adottare delle contromisure specifiche, in relazione alle diverse specificità. Per quanto riguarda la Provincia, il documento impegna a sostenere il sistema economico per la produttività e per la valorizzazione del personale, a garantire l’accesso al credito, la solidità del sistema pubblico di ricerca e sviluppo e a perfezionare i servizi e le politiche di attrazione, supportando anche la residenzialità decentrata.



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