Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il disegno di legge che estende la ZES unica anche alle Marche e all’Umbria, sancendo un passaggio decisivo per il rilancio economico delle due regioni. La riunione, tenutasi ieri pomeriggio, lunedì 4 agosto 2025 a Palazzo Chigi, ha confermato le anticipazioni fatte dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante gli eventi istituzionali ad Ancona, alla Mole Vanvitelliana, e in occasione dell’inaugurazione della Strada Pedemontana delle Marche, avvenute sempre ieri nella mattinata. Si ricordi, infatti, che l’economia delle Marche e dell’Umbria ancora risente delle problematiche conseguenti agli eventi sismici del 2016, in termini sia turistici che di produzione, nonché di ricostruzione materiale delle zone colpite ma pure del loro tessuto sociale.
Il provvedimento, presentato con procedura d’urgenza, è frutto della proposta della Presidente Meloni e del Ministro per gli Affari Europei, la Coesione e il PNRR Tommaso Foti. Il disegno di legge amplia il perimetro della ZES unica per il Mezzogiorno, includendo le due regioni del Centro riconosciute dall’Unione Europea come “in transizione”, sulla scia dell’Abruzzo, già integrato nel regime di agevolazioni.
Le Marche e l’Umbria potranno ora beneficiare di vantaggi fiscali, semplificazioni burocratiche e strumenti di attrazione per gli investimenti, analogamente a quanto previsto per le regioni del Sud. Sarà inoltre aggiornato, entro 60 giorni, il Piano strategico della ZES Unica, che avrà validità triennale. Il documento definirà, in coerenza con il PNRR e con i programmi europei e nazionali, le priorità di sviluppo differenziate per ciascuna regione, con attenzione alla sostenibilità ambientale e alla riconversione industriale.
Tra le misure più rilevanti, è previsto un credito d’imposta per gli investimenti effettuati nelle due regioni tra il 10 gennaio e il 15 novembre 2025, a condizione che siano conformi alle normative europee sugli aiuti di Stato. L’agevolazione riguarda l’acquisto di nuovi impianti, attrezzature, macchinari e immobili strumentali. Per facilitare l’accesso a questi incentivi, sono previste semplificazioni procedurali, così da garantire maggiore rapidità nell’attivazione degli investimenti.
Un ulteriore impulso agli investimenti arriverà dal rafforzamento delle procedure autorizzative: per i progetti economici e industriali da insediare nelle Marche e in Umbria, anche se già avviati e non soggetti a SCIA o ad autorizzazioni specifiche, sarà applicato il procedimento unico previsto per la ZES, che garantisce un iter accelerato e centralizzato.
L’ingresso di Marche e Umbria nella ZES unica rappresenta un’estensione strategica della politica di coesione nazionale, offrendo nuove opportunità alle imprese locali e nazionali. Il provvedimento si inserisce nel più ampio disegno di riequilibrio territoriale e crescita infrastrutturale promosso dal governo, con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle aree in transizione e attrarre nuovi investimenti produttivi nel Centro Italia.
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