Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato l’apertura di un nuovo sportello per accedere alle agevolazioni del Fondo per il sostegno alla transizione industriale. La misura, gestita da Invitalia per conto del dicastero, punta a supportare le imprese nell’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee di contrasto ai cambiamenti climatici, finanziando progetti di efficienza energetica, economia circolare e fonti rinnovabili.
Tempistiche e modalità di presentazione
Le domande potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 17 settembre alle ore 12:00 del 10 dicembre 2025, esclusivamente tramite la piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia. L’ente sarà responsabile dell’istruttoria e della predisposizione della graduatoria finale.
La dotazione disponibile ammonta a 134.018.568,13 euro, pari alla somma residua non utilizzata nella precedente edizione del bando. Come sottolinea il MIMIT, questo importo «potrà essere eventualmente incrementato con ulteriori risorse, anche di provenienza comunitaria».
Obiettivi della misura
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle strategie UE per la decarbonizzazione e la sostenibilità industriale. Il Fondo è destinato a “incentivare l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche Ue sulla lotta ai cambiamenti climatici”.
Gli investimenti ammessi dovranno prevedere costi compresi tra 3 e 20 milioni di euro e riguardare interventi come:
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efficientamento energetico;
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produzione di energia da fonti rinnovabili, cogenerazione o idrogeno rinnovabile per autoconsumo;
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riduzione del consumo di acqua;
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diminuzione della quantità di materie prime e semilavorati utilizzati;
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abbattimento dei rifiuti conferiti in discarica.
Intensità dell’aiuto e riserve specifiche
L’entità del contributo varierà in base a tre fattori:
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Natura dell’investimento – tipologia e finalità del progetto.
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Localizzazione – territorio in cui l’intervento viene realizzato.
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Tipologia di costi – spese ammissibili dichiarate.
Sono inoltre previste due riserve di budget:
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40% delle risorse per progetti localizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
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50% delle risorse per le imprese energivore.
Requisiti tecnici: la perizia asseverata
Per essere ammissibili, le proposte dovranno includere una relazione tecnica in forma di perizia asseverata, redatta secondo lo schema ufficiale pubblicato sul sito di Invitalia.
La perizia potrà essere predisposta da:
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geologi, ingegneri e periti industriali iscritti all’ordine professionale, anche interni alla società richiedente;
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esperti in gestione dell’energia (EGE) certificati secondo la norma UNI CEI 11339 da un organismo accreditato;
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società di servizi energetici (ESCO) certificate secondo la norma UNI CEI 11352;
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legali rappresentanti delle imprese richiedenti, per investimenti realizzati all’interno di un sistema di gestione dell’energia certificato UNI CEI EN ISO 50001.
Obblighi normativi e novità rispetto al bando precedente
Al momento della domanda, l’impresa dovrà dichiarare di essere in regola con gli obblighi previsti dal decreto legge 31 marzo 2025, n. 39, recante “Misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali”.
Una differenza rilevante rispetto alla precedente edizione del bando è l’eliminazione della possibilità di operare nel Quadro temporaneo Ucraina: «non è più concessa la possibilità di richiedere l’attivazione nei limiti e alle condizioni del Quadro temporaneo Ucraina, regime ormai prossimo alla scadenza (31/12/2025)».
Valutazione e graduatoria
Concluse le istruttorie e tenendo conto della disponibilità di fondi, Invitalia predisporrà entro 120 giorni dalla chiusura dello sportello una graduatoria con:
Questa suddivisione garantirà trasparenza e consentirà alle imprese non finanziate di ripresentare la domanda in future aperture dello sportello.
Un’opportunità strategica per le imprese
Il nuovo sportello del Fondo per la transizione industriale rappresenta un’occasione rilevante per le aziende italiane che intendono investire in processi produttivi più sostenibili. La combinazione di contributi significativi, ampio ventaglio di interventi ammissibili e riserve mirate per Sud Italia ed energivori rende lo strumento potenzialmente determinante per accelerare la trasformazione green del tessuto industriale nazionale.
Per le imprese interessate, il rispetto puntuale dei requisiti tecnici e documentali sarà essenziale per massimizzare le possibilità di accesso ai fondi. La preparazione di una perizia asseverata dettagliata e conforme agli standard richiesti, così come la verifica della conformità normativa, rappresentano passaggi obbligati per evitare esclusioni in fase istruttoria.
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