SENIGALLIA – Il Partito Democratico di Senigallia ha presentato i propri candidati alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre. L’indicazione dei nomi di Chantal Bomprezzi e Maurizio Mangialardi è giunta all’unanimità dall’assemblea degli iscritti e poi confermata dall’assemblea regionale del partito.
Il segretario del PD Massimo Barocci ha introdotto la discussione sottolineando la necessità di un netto cambio di passo per le Marche.
Secondo Barocci, la regione sta vivendo un periodo di declino, confermato da diversi indicatori economici e sociali. Analisi della Banca d’Italia, dell’AGENAS e delle Camere di Commercio mostrano che le Marche sono scivolate tra le regioni del sud Italia, e il recente inserimento tra le Zone Economiche Speciali (ZES) ne è una prova.
I dati sono chiari: nel 2023 le Marche hanno perso il 3,5% delle imprese attive, un dato ben più grave della media nazionale (-0,6%). La crescita del PIL per il 2024 è stimata solo allo 0,4%, contro lo 0,7% nazionale. A questi si aggiungono un calo del 30% nelle esportazioni e un -4,5% nei prestiti bancari alle imprese. La percezione di questo “declino” è ulteriormente acuita dal crescente divario tra la costa e le aree interne, che soffrono di spopolamento e carenze infrastrutturali, soprattutto nella connettività digitale.
Anche la sanità pubblica è in crisi: le liste d’attesa si sono allungate a tal punto da rendere alcune prestazioni non prenotabili. Di conseguenza, un marchigiano su dieci è costretto a rinunciare alle cure, non potendosi permettere la sanità privata. A peggiorare la situazione, i fondi del PNRR per la sanità territoriale (case e ospedali di comunità, assistenza domiciliare) rischiano di essere persi per ritardi nella loro spesa. La sanità marchigiana è passata dal terzo posto nel 2018 per l’equilibrio tra costi e qualità delle prestazioni (livelli essenziali di assistenza o LEA) al sedicesimo posto.
In questa difficile momento per la nostra regione, caratterizzata da criticità non affrontate in sanità pubblica, infrastrutture, economia e territorio il Partito Democratico ha messo a disposizione della regione una delle figure più note e capaci per ricoprire il ruolo di presidente, Matteo Ricci, e due candidati determinati a lavorare per il rilancio delle Marche: Chantal Bomprezzi e Maurizio Mangialardi.
Chantal Bomprezzi, giovane segretaria regionale del Partito Democratico, porta la sua esperienza, maturata come assessora nella giunta Mangialardi e ora come consigliera comunale all’opposizione, per dare vita a un profondo ricambio generazionale in Consiglio regionale. I suoi temi sono la sanità, che vede la nostra città in crisi e la palazzina delle emergenze ancora in stallo, la sicurezza del territorio e delle aree interne, che avrebbe dovuto vedere tutti gli amministratori uniti ma che non è stato fatto, e il turismo, un settore penalizzato da un ente come ATIM, che si è dimostrato solo uno spreco di denaro pubblico. Chantal si impegna a dare una speranza ai giovani che sono costretti a lasciare la loro regione in cerca di lavoro e a far rispettare la parità di genere, gravemente fraintesa dalle iniziative dell’assessora Petetta per la “festa dell’uomo”, un episodio che ha visto anche in questo caso il sindaco rimanere in silenzio. Inoltre, vuole affrontare il problema abitativo che colpisce trasversalmente sia i giovani e le giovani coppie sia gli anziani soli. Con questa agenda, Chantal Bomprezzi si propone di essere una voce forte e propositiva per il cambiamento in Consiglio regionale.
Maurizio Mangialardi, già assessore e sindaco della città, capogruppo e vicepresidente del Consiglio regionale, mette a disposizione la sua grande esperienza per le sfide future. Vede la sua candidatura in coppia con Chantal Bomprezzi come un’opportunità per una campagna elettorale sinergica. Mangialardi ritiene che la coalizione di centrosinistra, con la sua proposta programmatica, possa guidare la regione al di fuori dell’attuale mediocrità. Un punto cruciale per il centrosinistra è l’uso efficiente dei fondi europei. Mangialardi sottolinea la necessità di non sprecare queste risorse, come sta accadendo con i fondi del PNRR destinati alla sanità. Rileva che l’attuale giunta di destra sostiene che i fondi persi verranno coperti da risorse regionali, sottraendo così denaro essenziale per assumere medici, infermieri e operatori sociosanitari. Per questo, il centrosinistra si propone di portare il finanziamento della sanità pubblica oltre il 7% del PIL. Inoltre, Mangialardi sottolinea che l’inclusione delle Marche nelle ZES, recentemente annunciata dalla Presidente Meloni, è stata una battaglia del centrosinistra, a cui la destra al governo si è sempre opposta. La sua campagna elettorale si svolgerà tra la gente e affronterà anche temi locali, come gli interventi per il contenimento del rischio idrogeologico e la questione del nefasto ponte Garibaldi, un progetto ora abbandonato di cui la destra ha smesso di parlare.
Insieme, Bomprezzi e Mangialardi rappresentano la speranza di un futuro migliore per una regione che merita sicurezza, sviluppo e qualità della vita.
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