Bonus condizionatore 2025, come ottenerlo senza ristrutturazioni


Mai utile come durante la settimana di Ferragosto. Il bonus condizionatore 2025 è un’agevolazione fiscale pensata per incentivare l’acquisto e l’installazione di impianti di climatizzazione.

Consente di ottenere una detrazione Irpef su parte della spesa sostenuta per il condizionatore nuovo, riducendo quindi il costo effettivo a carico del contribuente.

Una novità importante per quest’anno è che non è necessario intraprendere una ristrutturazione edilizia per accedere al bonus: l’incentivo spetta anche in assenza di lavori strutturali, a patto di rispettare specifici requisiti tecnici e procedurali.

Vediamo dunque come funziona nel dettaglio il bonus condizionatori 2025 e come accedervi senza una ristrutturazione.

Come accedere al bonus condizionatore 2025 senza fare lavori di ristrutturazione

Accedere al bonus condizionatori senza una ristrutturazione è possibile sfruttando la componente ecobonus dell’incentivo. L’acquisto e installazione di un climatizzatore a pompa di calore ad alta efficienza può beneficiare della detrazione fiscale anche senza opere edilizie aggiuntive, rientrando tra gli interventi di risparmio energetico agevolati.

Bisogna però rispettare alcune condizioni chiave:

  • l’intervento dovrebbe prevedere la sostituzione di un impianto esistente o l’installazione ex novo di un impianto di climatizzazione ad alta efficienza in un’abitazione già esistente;
  • il nuovo condizionatore deve essere a elevata efficienza energetica, meglio se in classe A+++;
  • è necessaria l’installazione da parte di un tecnico abilitato, con rilascio di tutta la documentazione;
  • bisogna avere fattura, ricevuta del pagamento tracciabile, eventuale APE e asseverazione tecnica, oltre alla comunicazione ENEA entro 90 giorni.

Bonus condizionatore 2025: cos’è, come funziona e chi può richiederlo

Il bonus condizionatori è un incentivo che rientra nei Bonus casa e mira a favorire l’efficientamento energetico delle abitazioni. Il beneficio arriva al 50% della spesa per la prima casa e al 36% per seconde case o immobili non adibiti a residenza principale.

Nel conteggio rientrano non solo il climatizzatore a pompa di calore, ma anche eventuali scaldacqua a pompa di calore, costi di installazione e lavori di adeguamento.

Il tetto di spesa, nel caso del bonus ristrutturazioni, è fissato a 96.000 euro per unità immobiliare; per l’ecobonus possono valere limiti diversi. Se l’intervento è legato a una ristrutturazione, il vantaggio può sommarsi anche al bonus mobili ed elettrodomestici.

Iter e scadenze per richiedere il bonus condizionatore 2025

Non è necessaria una domanda preventiva: il bonus si ottiene in dichiarazione dei redditi. Come fare:

  • effettuare acquisto e installazione rispettando i requisiti;
  • in caso di ecobonus, inviare comunicazione ENEA entro 90 giorni;
  • indicare la spesa in dichiarazione dei redditi;
  • conservare la documentazione per 10 anni.

Il bonus è valido per spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.

Quanto si risparmia col bonus: un esempio

Facciamo un esempio concreto: un condizionatore a pompa di calore dal costo medio di 3.000 euro consente di recuperare 1.500 euro tramite il bonus, pari al 50% della spesa (se si tratta della prima casa), ripartiti in 10 rate annuali da 150 euro ciascuna.

Per un impianto più costoso, da 6.000 euro, il risparmio complessivo raggiunge i 3.000 euro totali, sempre distribuiti in dieci anni.





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