FERMO «L’estensione della zona economica speciale anche alle Marche è una notizia che aspettavamo da tempo. È una conquista che ci riempie di soddisfazione, soprattutto perché rappresenta una concreta occasione di rilancio per le nostre imprese e per tutto il territorio, in particolare quello del Fermano. Come Forza Italia, abbiamo sostenuto questa misura sin dal 2021, convinti che fosse uno strumento necessario per far ripartire sviluppo, occupazione e investimenti» afferma la consigliera Jessica Marcozzi.
Nel 2018, le Marche sono state declassate a causa di un Pil pro capite sceso sotto la media europea. Un segnale preoccupante, che richiedeva risposte forti e strutturate. La Zes è una di queste. «Per questo motivo – prosegue Marcozzi – dal 2021 al 2022 ho convocato numerosi tavoli di confronto, insieme al gruppo regionale di Forza Italia coinvolgendo associazioni di categoria, Regione Marche, Camera di Commercio e sigle sindacali». Da un’analisi fatta, si era ipotizzata un’area Zes di 1.786 ettari (dato confermato dal Nuvap del Dipartimento Coesione), costituita da territori anche non adiacenti, ma legati tra loro da nessi economici e funzionali. Il dialogo costante con il governo nazionale, grazie all’impegno del Senatore Francesco Battistoni che ha presentato anche un ordine del giorno in parlamento, ha posto il tema della Zes al centro della nostra agenda politica, promuovendo con convinzione questa strategia all’interno delle istituzioni regionali.
La misura
«Parliamo di una misura concreta – sostiene Marcozzi – , capace di offrire nuove opportunità alle aziende marchigiane, spesso penalizzate da condizioni di svantaggio strutturale e da una normativa che non le metteva nelle stesse condizioni di competitività di altre realtà italiane. Oggi, finalmente, si fa un passo avanti importante per dare pari dignità a tutte le imprese, comprese quelle che già si distinguono per resilienza, innovazione e capacità di stare sui mercati internazionali».
I prossimi passi
Ora che il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge, il prossimo passo sarà l’adozione del provvedimento attuativo. È fondamentale che questo avvenga entro l’autunno, perché solo così sarà possibile garantire alle imprese il credito d’imposta previsto per tutti gli investimenti effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025, grazie alla retroattività della misura. Si tratta di un’opportunità preziosa che non si può perdere. La Zes porta con sé vantaggi immediati e tangibili: semplificazione amministrativa, con tempi più brevi per ottenere autorizzazioni (da 30 a 75 giorni), un unico iter autorizzativo e, soprattutto, incentivi fiscali mirati. Il credito d’imposta previsto varia dal 15% per le grandi imprese al 35% per le piccole, con un ulteriore incentivo importante per gli investimenti. Inoltre, l’adeguamento del piano strategico 2024-2026 terrà conto delle specificità del nostro territorio, valorizzando le filiere produttive chiave marchigiane: agroindustria, turismo, elettronica e ICT, sistema casa, moda e Made in Italy, energia, ambiente, chimica , farmaceutica, mobilità sostenibile e aerospazio.
L’iter
«Continuerò a seguire da vicino tutto l’iter, perché questa opportunità arrivi davvero alle imprese e produca risultati concreti. – conclude Jessica Marcozzi – Le Marche hanno bisogno di fiducia, di investimenti e di una visione. Con questa misura, possiamo davvero iniziare a costruire un futuro più competitivo e sostenibile per il nostro territorio».
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