Fiere e mercati, nuovo pacchetto di aiuti dal ministero delle Imprese


Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha introdotto un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto per rafforzare la competitività delle imprese e rilanciare il settore fieristico e mercatale. Il decreto del 26 giugno 2025, seguito da un provvedimento direttoriale che ne definisce le modalità operative, prevede tre linee d’intervento: la partecipazione delle PMI alle fiere, il sostegno agli organizzatori di eventi fieristici e la riqualificazione dei mercati rionali.




1. Partecipazione delle PMI alle fiere

Una quota rilevante delle risorse è destinata alle piccole e medie imprese che intendono partecipare a fiere nazionali e internazionali, riconosciute nei calendari ufficiali. Possono accedere al contributo le imprese con sede legale o operativa in Italia, attive e iscritte al Registro delle Imprese, con almeno due bilanci approvati (o due dichiarazioni fiscali per imprese individuali e società di persone).

Il contributo copre fino al 50% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 10.000 euro per impresa. Sono considerate spese ammissibili l’affitto e l’allestimento dello stand, la progettazione, il trasporto, i servizi di facchinaggio e pulizia, il noleggio di attrezzature, hostess e steward, servizi di interpretariato, catering, accoglienza e materiali promozionali.

Per garantire un uso mirato delle risorse, possono presentare domanda le imprese che partecipano a una fiera per la prima volta o che vi ritornano dopo almeno tre anni di assenza. Sono escluse le aziende in liquidazione o coinvolte in procedure concorsuali.

Rientrano tra le spese ammissibili:

  • affitto e allestimento dello stand;
  • progettazione, trasporto, facchinaggio e pulizia degli spazi espositivi;
  • noleggio attrezzature e impianti;
  • hostess, steward e interpreti;
  • servizi di catering e accoglienza;
  • attività di promozione e comunicazione (brochure, cataloghi, video, materiali multimediali).

2. Sostegno agli organizzatori fieristici

Un’altra parte delle risorse è destinata agli organizzatori di manifestazioni fieristiche. Il contributo, anch’esso a fondo perduto, è riconosciuto a fronte delle spese sostenute per l’organizzazione, a condizione che una quota significativa sia coperta con risorse proprie o finanziamenti non agevolati. La misura mira a rafforzare l’offerta fieristica nazionale e a sostenere un comparto che riveste un ruolo strategico per l’internazionalizzazione delle imprese.


3. Riqualificazione dei mercati rionali

Il decreto prevede anche interventi per la riqualificazione dei mercati rionali, luoghi che, oltre alla funzione commerciale, rappresentano punti di riferimento culturali e sociali nelle città. I fondi sono destinati a progetti di ammodernamento delle strutture, di miglioramento della sicurezza e della sostenibilità ambientale, oltre che di valorizzazione turistica. L’obiettivo è renderli più attrattivi, efficienti e integrati con il tessuto urbano.


Modalità di erogazione e settori coinvolti

I contributi sono concessi sotto forma di voucher a fondo perduto, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea sugli aiuti di Stato. Per le fiere, le domande saranno valutate anche sulla base di indicatori economico-finanziari delle imprese richiedenti, come solidità patrimoniale, indipendenza finanziaria e incidenza della gestione caratteristica.

Sono ammesse le manifestazioni fieristiche appartenenti a settori ad alto impatto economico e di forte interesse strategico:

  • arredamento e design,
  • automotive,
  • costruzioni e ceramica,
  • energia,
  • impiantistica e sport,
  • industria e meccanica (comprese macchine agricole),
  • ospitalità e ristorazione,
  • ambiente,
  • trasporti e logistica.



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