Al Meeting di Rimini, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha evidenziato i progressi raggiunti nel settore dell’istruzione tecnica superiore durante l’incontro intitolato “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”.
Il Ministro ha sottolineato il significativo aumento degli iscritti agli ITS Academy, un traguardo in linea con gli obiettivi del PNRR ma anche risultato di “un lavoro di squadra che ci riempie di soddisfazione”. Valditara ha insistito sull’importanza di un utilizzo mirato e oculato delle risorse pubbliche, sottolineando come negli ultimi anni siano stati realizzati laboratori di avanguardia grazie a scelte di investimento mirate. Tra le priorità indicate figura la stabilizzazione dei fondi per mantenere gli ITS come asse portante del sistema formativo, evitando interruzioni o ridimensionamenti.
La filiera 4+2 e il legame scuola-impresa
Elemento centrale del discorso ministeriale è stato il modello del cosiddetto “4+2”, ovvero il collegamento tra istruzione tecnico-professionale e formazione superiore tecnologica. “”La riforma del 4+2 ritengo debba diventare ordinamentale. Abbiamo creato una filiera che valorizza anche la formazione professionale regionale e favorisce una naturale continuità verso gli ITS”, ha affermato Valditara, distinguendo così il modello italiano da altri sistemi europei.
Il Ministro ha chiarito come l’obiettivo non sia “mettere la scuola al servizio delle imprese”, ma tessere un dialogo costante tra i due mondi, garantendo la presenza di figure professionali esperte nei percorsi scolastici. È stato annunciato anche il rafforzamento di una direzione generale del Ministero dedicata all’interazione tra scuole e aziende, con l’obiettivo di garantire finanziamenti e laboratori innovativi.
Internazionalizzazione e cooperazione educativa
Un altro punto chiave del discorso ha riguardato l’internazionalizzazione degli ITS, considerata una priorità strategica. L’Italia, ha ricordato Valditara, ha già avviato progetti formativi in Egitto, Algeria, Tunisia ed Etiopia, dove alcune sedi staccate degli ITS italiani collaborano con le imprese per la formazione di giovani locali. “Gli ITS sono anche uno strumento di diplomazia della scuola, capaci di creare sviluppo e cooperazione internazionale”, ha dichiarato il Ministro.
L’esperienza avviata all’estero mira a contenere i flussi migratori e allo stesso tempo a colmare il mismatch tra domanda di competenze delle imprese italiane e offerta formativa interna. Accanto a ciò, Valditara ha ricordato il lavoro congiunto con la Pubblica Amministrazione per aprire nuovi sbocchi occupazionali qualificati, delineando un modello di scuola capace di coniugare occupazione giovanile, crescita economica e cooperazione globale.
Gli ITS in numeri
Gli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori) rappresentano il segmento di formazione terziaria non universitaria in Italia, con percorsi biennali altamente professionalizzanti.
- Nel 2024 gli iscritti hanno superato le 45.000 unità, registrando un incremento costante rispetto agli anni precedenti.
- I principali settori di specializzazione riguardano: meccatronica, ICT, mobilità sostenibile, energia, nuove tecnologie del Made in Italy e servizi alle imprese.
- L’indice di occupabilità dei diplomati si attesta oltre l’80% entro un anno dal diploma, con picchi superiori al 90% in alcuni ambiti tecnici.
Con il PNRR è previsto un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro destinato agli ITS, finalizzato a:
- incremento del numero di iscritti;
- ampliamento dei laboratori e delle dotazioni tecnologiche;
- rafforzamento del legame con le imprese;
- apertura a percorsi di internazionalizzazione.
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