Rilancio delle aree interne, Guida: “Servono visione, strumenti mirati e fiducia nei giovani”


3 assi strategici con 5 proposte progettuali concrete, fattibili e da mettere a terra per il rilancio delle aree interne

Le aree interne delle Marche, cuore geografico ma spesso periferia politica ed economica, registrano da anni dinamiche critiche: spopolamento, desertificazione dei servizi, scarsa attrattività per imprese e nuove generazioni. Un patrimonio di competenze, tradizioni e capitale umano che rischia di restare inespresso. Per Giacomo Guida, candidato al Consiglio regionale con la lista Progetto Marche Vive, la chiave di volta risiede in tre assi strategici: innovazione, digitalizzazione e sostegno concreto all’imprenditoria giovanile. “Non servono più bandi uniformi, calati dall’alto, che costringono territori profondamente diversi a contendersi le stesse risorse con strumenti standardizzati. Occorre una programmazione che parta dalle specificità, riconosca le vocazioni locali e costruisca misure realmente efficaci”, afferma Guida. Gli assi si svilupperanno su 5 proposte progettuali concrete, fattibili e da mettere a terra nel giro di pochi mesi.

Distretti rurali innovativi

L’idea portante è la creazione di distretti rurali innovativi, ecosistemi che integrino agricoltura, turismo, artigianato ed enogastronomia con l’ausilio delle nuove tecnologie. La novità è la governance pubblico-privata: un modello capace di garantire continuità, evitare dispersioni e promuovere filiere locali competitive. Non semplici contenitori fisici, ma poli di sviluppo in grado di aprire mercati e consolidare identità territoriali.

Sportelli digitali di prossimità

Un altro nodo è l’accessibilità delle imprese ai bandi. Oggi molte micro e piccole realtà rimangono escluse per mancanza di strumenti di supporto. Da qui la proposta di sportelli digitali diffusi, uno per ciascuna area interna, con funzione di orientamento su finanza agevolata e opportunità europee, nazionali e regionali. Una rete di prossimità che accompagni cittadini e PMI in ogni fase, dal bando alla rendicontazione.

Incubatori diffusi e mentoring

Accanto alle infrastrutture già finanziate, Guida immagina una rete di incubatori tematici, collegati a università e istituti tecnici superiori, specializzati in base alle vocazioni locali: manifattura digitale, agroalimentare, energie rinnovabili, turismo esperienziale. A caratterizzarli sarà un solido programma di mentoring: imprenditori ed esperti affiancheranno i giovani in business plan, accesso ai mercati e internazionalizzazione, trasformando spazi e scrivanie in hub di competenze e relazioni.

Fondo di microcredito under 40

Sul fronte finanziario, Guida propone un fondo di microcredito trasversale per under 40, esteso a tutti i settori produttivi. Prestiti a tasso agevolato e con garanzia pubblica per sostenere iniziative artigianali, digitali, turistiche o manifatturiere. L’obiettivo è abbattere la principale barriera per i giovani imprenditori: l’accesso al credito.

Verso bandi mirati e differenziati

La strategia si chiude con una revisione dell’approccio ai finanziamenti: non più un paniere unico di risorse indistinte, ma bandi mirati, tarati sulle specificità di ciascun territorio. “Le aree interne non hanno bisogno di assistenzialismo – conclude Guida – ma di opportunità concrete e calibrate. Innovazione, impresa e fiducia nei giovani sono le chiavi per trasformare un limite in una straordinaria occasione di sviluppo per l’intera Regione Marche”.



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