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“Un grande sforzo del Governo . Adesso tocca a imprese e coop”


“Il Governo stanzia fondi ed è presente; ma a livello locale, tutti devono fare la loro parte per confermarlo. Regione e Comune aprano a crowdfunding”. Fratelli d’Italia va al contrattacco sul futuro del Gp di F1 a Imola. Dopo che prima della gara i meloniani avevano accusato i due enti di “alimentare le illusioni” della città e degli appassionati, all’indomani dello sblocco dei primi fondi da parte del Governo arriva il cambio di strategia. La capogruppo in Regione, Marta Evangelisti, e i consiglieri comunali Nicolas Vacchi, Serena Bugani e Simone Carapia chiamano in campo i privati.

Pressing sul governatore Michele de Pascale e sul sindaco Marco Panieri. “Anche loro riconoscono l’impegno serio e concreto da parte dell’esecutivo nel mantenere un appuntamento sportivo che quest’anno ha fatto il record di presenze ottenendo grandi consensi mediatici – il pensiero degli esponenti di FdI in riferimento a de Pascale e a Panieri –. Oltre al Governo, vi deve essere un impegno economico sul territorio per arrivare al risultato sperato. Riteniamo che oltre al contributo pubblico possano intervenire anche i privati, imprese e mondo cooperativo, per cercare di salvare uno dei più iconici tracciati della F1”.

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lunedì ha stanziato, a favore di Aci, 5,25 milioni per il 2025 (destinati solo a Imola) e 5 milioni per ogni anno dal 2026 al 2032 che Aci dovrà eventualmente ripartire per i Gp Monza e Imola. Già oggi il Mit stanzia, solo per Imola, una cifra vicina appunto ai 5 milioni all’anno che si aggiungono ai 6 dell’Ice – Istituto per il commercio estero (sempre Governo), ai 5 della Regione e ai 2 del Con.Ami per poi arrivare, attraverso un ulteriore impegno di Aci, a quei 25 milioni necessari (fino a ieri) per ospitare la gara ogni anno. In futuro (più facile rientrare nel 2027 a meno di forfait della Spagna nel 2026) ne serviranno però molti di più: bisogna raggiungere quota 30-35 milioni a edizione in caso di Gp a rotazione tra due o tre circuiti storici e a 55 per essere una presenza fissa in calendario (Monza ha già da tempo strappato un contratto a cifre inferiori).

“Le risorse pubbliche devono essere impiegate principalmente per strade, scuole, sanità, strutture per lo sport, assistenza anziani – avvertono i meloniani –. E allora per continuare a sognare ci vuole l’aiuto di tutti, perché solo con le braccia allargate e il bilancino per pesare gli stanziamenti e la provenienza non si ottiene nulla”. Lo sblocco dei primi fondi da Roma fa contento anche il consigliere comunale della Lega, Daniele Marchetti (“Una conferma importante, che riconosce il valore strategico e l’impatto economico di un evento iconico”) e ovviamente l’Aci. “L’attenzione del Governo – commenta il commissario straordinario Tullio Del Sette –conferma il rilievo dei Gp per l’indotto sui rispettivi territori e la promozione del made in Italy”.



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