Dazi: Misiani (Pd), Governo sottovaluta rischi. Stop propaganda, servono fatti concreti per economia Paese


(AGENPARL) – Roma, 2 Luglio 2025

(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 *Dazi: Misiani (Pd), Governo sottovaluta rischi. Stop propaganda, servono
fatti concreti per economia Paese*
“Il governo sottovaluta gravemente i rischi per la nostra economia. Meloni,
Giorgetti e Tajani giudicano accettabile e sostenibile l’ipotesi di un
accordo con gli USA per dazi al 10 per cento, ma la verità è ben diversa:
quella che sta venendo avanti non è una intesa tra pari, ma qualcosa di
simile ad una resa senza condizioni dei Paesi UE, avallata senza fare una
piega dal governo italiano” dichiara Antonio Misiani, responsabile Economia
nella segreteria PD e senatore.
“Non ci sono solo i dazi generalizzati – a cui va sommato, come giustamente
ricorda il presidente di Confindustria, un deprezzamento del dollaro di
oltre il 13 per cento – ma anche lo stop alla global minimum tax sulle
multinazionali americane e l’accordo capestro del vertice NATO per
aumentare le spese per difesa e sicurezza al 5 per cento del PIL entro il
2035, con un costo aggiuntivo per i contribuenti italiani di oltre 400
miliardi di euro in dieci anni.
In questo quadro fosco, sconcerta come la Meloni e i suoi ministri non
abbiano la più pallida idea di come fronteggiare le ripercussioni negative
sulle esportazioni, il PIL e l’occupazione. Servirebbe un piano di rilancio
della domanda interna e misure di sostegno per l’internazionalizzazione
delle imprese. Ad oggi, invece siamo a zero. Il fantomatico piano da 25
miliardi annunciato dalla premier tre mesi fa si è perso nella nebbia.
Si festeggia con le fanfare l’erogazione di una nuova rata del PNRR, ma la
spesa effettiva delle risorse europee è in fortissimo ritardo. L’inflazione
sta rialzando la testa, specialmente per quanto riguarda i beni del
cosiddetto “carrello della spesa”, ma il tema non esiste nell’agenda del
governo. Inerzia totale sui costi dell’energia. Una preoccupante ambiguità
sulla ratifica del trattato di libero scambio con i Paesi del Mercosur, che
aprirebbe una importante alternativa per le esportazioni italiane. Con le
chiacchiere e la propaganda non andiamo da nessuna parte. È tempo che il
governo faccia i conti con la realtà e risponda con fatti concreti ai
problemi che gravano sull’economia italiana”.
Roma, 2 luglio 2025
Alla luce dei principi di cui al D.lgs. 196/03 e al Regolamento UE
2016/679 in materia di protezione dei dati personali, tutte le informazioni



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