L’attrattiva degli Stati Uniti come destinazione per gli investimenti è drasticamente diminuita agli occhi dei dirigenti d’impresa britannici, che ora vedono opportunità più vicine a casa, secondo quanto emerge da un sondaggio pubblicato lunedì.
L’indagine di Deloitte, condotta tra i chief financial officer delle principali società britanniche, mostra che solo un saldo netto del +2% degli intervistati considera gli Stati Uniti un luogo attraente per investire, in netto calo rispetto al +59% registrato alla fine del 2024, poco prima dell’insediamento del presidente Donald Trump.
Il rapporto è in linea con i dati ufficiali statunitensi pubblicati il mese scorso, che hanno evidenziato un brusco calo degli investimenti diretti esteri in entrata all’inizio del 2025, coinciso con l’elevata incertezza aziendale legata ai piani tariffari di Trump.
Al contrario, Deloitte sottolinea come i dirigenti delle aziende britanniche abbiano riscoperto fiducia nel proprio mercato interno: il saldo per il Regno Unito è salito a +13% dal precedente -12%, posizionando il Paese in cima alla classifica insieme all’India per attrattività degli investimenti.
Gli Stati Uniti restano comunque più attraenti rispetto al resto dell’Europa sviluppata o alla Cina, entrambe con valori negativi secondo il sondaggio di Deloitte.
“Questi risultati rivelano un cambiamento di sentiment: il Regno Unito ora è visto come una delle principali destinazioni globali per gli investimenti,” ha dichiarato Richard Houston, senior partner e amministratore delegato di Deloitte UK.
“Questa rinnovata fiducia, unita a una maggiore propensione al rischio, è un segnale positivo che evidenzia l’enorme potenziale di investimento offerto dal Regno Unito.”
Nel 2023, secondo i dati ufficiali statunitensi, il Regno Unito si è classificato come il quarto maggior investitore diretto negli Stati Uniti per beneficiario finale, con una posizione di 636 miliardi di dollari.
Il sondaggio Deloitte mostra inoltre che i dirigenti britannici hanno registrato un aumento della fiducia nelle prospettive aziendali rispetto all’indagine precedente pubblicata ad aprile. Sebbene il livello rimanga contenuto, l’indice di ottimismo è salito a -11% rispetto al -14% del trimestre precedente.
Le indagini sulle imprese britanniche, in generale, continuano a indicare una crescita economica debole – una questione delicata per il ministro delle Finanze Rachel Reeves, che secondo le aspettative di mercato potrebbe essere costretta ad aumentare nuovamente le tasse nella prossima legge di bilancio.
Deloitte ha intervistato 66 chief financial officer e dirigenti tra il 16 e il 29 giugno, inclusi 37 società quotate con un valore di mercato complessivo di 386 miliardi di sterline.
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