FERMO – Nei giorni scorsi, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato l’intenzione di includere le regioni Marche e Umbria nella nuova Zona Economica Speciale (ZES). Tale decisione è stata formalizzata con il Disegno di Legge n.138, approvato il 4 agosto 2025.
Massimiliano Celi, Presidente dell’ANCE di Fermo e imprenditore del settore delle costruzioni edili, ha rilasciato un un commento su questa scelta e sui possibili effetti per il comparto edile vedendolo subito com “un’opportunità per settori come edilizia, logistica e innovazione. Dopo il sisma e la pandemia, serve uno slancio. La ZES offre meno tasse, più rapidità e attrattività per nuovi investitori. Ma serve una governance chiara e regole certe, altrimenti i benefici rischiano di non arrivare alle piccole imprese locali”.
Secondo Celi la Zes nel settore delle costruzioni “avrà un impatto molto positivo. Può sbloccare nuovi cantieri grazie a meno tasse e procedure più snelle. Per le imprese edili marchigiane significa più investimenti, più lavoro e più riqualificazione urbana”. Anche perché grazie alle agevolazioni “le imprese potranno ottenere un credito d’imposta fino al 35% sugli investimenti in macchinari, immobili e attrezzature. Questo rende più conveniente costruire o rinnovare immobili”.
Il Presidente dell’Ance non esclude che grazie a questa estensione possano crescere anche i posti di lavoro: “Con più cantieri e incentivi all’assunzione, soprattutto per gli over 35, le imprese avranno più motivi per assumere personale qualificato”. Inoltre lo Zes aiuterebbe anche la ricostruzione post-sisma in quanto “si affianca all’avvio della Pedemontana Sud, attesa da decenni. Con fondi europei e meno ostacoli burocratici, sarà più facile ricostruire e migliorare le infrastrutture nel Sud delle Marche”.
Tra i vantaggi concreti alle imprese edili si segnalano: credito d’imposta per investimenti produttivi; sportello Unico Digitale per semplificare le pratiche; accesso facilitato a fondi nazionali ed europei; deroghe urbanistiche per accelerare i cantieri.
E il ruolo dell’Ance in questo contesto? Semplice. “E’ il punto di contatto tra imprese e istituzioni. Aiutiamo le aziende a capire le regole, ottenere gli incentivi e pianificare gli investimenti. Partecipiamo ai tavoli decisionali e monitoriamo l’efficacia delle misure”.
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