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Innocenzo Fraccaroli (Castelrotto di Valpolicella 1805 – Milano 1882), attr. – Asta INTERNATIONAL FINE ART


Innocenzo Fraccaroli (Castelrotto di Valpolicella 1805 – Milano 1882), attr.

ATALA E CHACTAS

gruppo di terracotta, cm 98x55x60, su base in legno dipinto e parzialmente dorato, cm 50x66x56

 

ATTRIBUTED TO INNOCENZO FRACCAROLI, ATALA E CHACTAS, TERACOTTA GROUP

 

Bibliografia di confronto

A. Mauri, Atala e Chactas gruppo d’Innocenzo Fraccaroli, in Gemme d’arti italiane III, Milano e Venezia, 1847, pp. 59-64

 

Il soggetto della scultura è tratto da uno dei più fortunati romanzi dell’Ottocento, Atala ou les amours de deux sauvages dans le désert di François-René de Chateaubriand. Il libro, pubblicato a Parigi nel 1801, diventa un classico della letteratura francese e della letteratura romantica. Ispirato al mito rousseauiano del “buon selvaggio”, il romanzo narra dell’amore appassionato e tragico di due giovani nativi americani, Atala e Chactas. Il giovane guerriero indigeno Chactas è tenuto prigioniero nel villaggio dove vive Atala, una nativa americana convertita al cristianesimo, che colta da pietà, lo libera e fugge con lui nella foresta. I due vengono sorpresi da un temporale tropicale durante il quale, temendo il peggio, si stringono in un abbraccio appassionato, momento scelto dallo scultore per la sua opera. Per non contravvenire a un voto di castità pronunciato sul letto di morte della madre, e consapevole di non poter resistere all’impeto di Chactas, di cui si è innamorata, Atala ingerisce del veleno, che in breve tempo la conduce alla morte.



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