Spagna costretta al risarcimento danni dovuti alla revoca degli incentivi alle aziende per impianti rinnovabili, debito accumulato arriva a 2 miliardi
La Spagna ha accumulato 2 miliardi di debiti a causa delle richieste di risarcimento danni presentate da aziende internazionali per gli incentivi sulle rinnovabili, istituiti nel 2010 poi revocati con effetto retroattivo. Un caso che coinvolge numerosi investitori europei e statunitensi, che hanno presentato cause per i mancati guadagni, specialmente nel settore del fotovoltaico, per il quale dovevano essere stanziati i fondi poi tagliati a causa della crisi del settore energetico.
Dopo aver accettato di versare 32 milioni di euro ad un fondo americano che aveva intrapreso azioni legali, ora il Tribunale del distretto della Columbia ha respinto i tentativi del governo spagnolo di bloccare i provvedimenti esecutivi e minaccia sanzioni e sequestri di beni negli Stati Uniti. Si tratta, come ha sottolineato il giornale Abc, di un accumulo di misure restrittive che sta facendo entrare il paese nella top ten delle nazioni sottoposte al maggior numero di sentenze negative insieme a Venezuela e Russia oltre che aumentare il buco nelle casse statali
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Spagna costretta da tribunale Usa a pagare debiti per danni causati dalla revoca degli incentivi per le rinnovabili
Gli incentivi sulle rinnovabili, previsti dal governo spagnolo per le aziende che intendevano investire nel settore del fotovoltaico, erano stati previsti nel 2010 per aumentare la disponibilità energetica e allo stesso tempo accelerare il progetto di transizione. Tuttavia nel 2012 lo stato fu costretto a revocare tutti i benefici a causa del deficit accumulato dalle tariffe dell’elettricità troppo basse. A questa decisione sono seguite numerose cause legali da imprese europee e statunitensi che hanno denunciato mancato guadagno dal progetto che doveva essere parzialmente finanziato dal bonus, con conseguente stima dei danni subiti.
Il rischio di dover pagare per non incorrere in sanzioni e sequestri è sempre più concreto, soprattutto dopo che il governo si era appellato al diritto europeo secondo il quale i paesi membri non possono sottoporre ad arbitrato le controversie con stati extra ue perchè un risarcimento potrebbe costituire “Aiuto illegale di stato”, ma questa argomentazione era stata respinta dall’arbitrato Usa ICSID che ha obbligato la Spagna a concedere piena fede e credito revocando di fatto l’immunità sovrana.
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