Agrivoltaico, opportunità a fondo perduto per le aziende agricole toscane


Bando Cer del PNRR con contributi fino al 40% per il fotovoltaico sui tetti. Adesioni all’istruttoria entro il 15 settembre attraverso Coldiretti Toscana.

 

Redazione
25 agosto 2025

L’agrivoltaico (da non confondere appunto con il fotovoltaico a terra) punta a combinare le colture con i pannelli fotovoltaici ma prevede che questi siano installati a un’altezza tale da consentire il passaggio delle macchine agricole, in modo da conciliare la produzione di energia e le coltivazioni,  una condizione essenziale per non stravolgere il paesaggio sostituendo campi coltivati e prati con distese interminabili di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agrivoltaici.

Coldiretti Toscana si è schierata da tempo contro il fotovoltaico a terra per le imprese agricole e zootecniche ma a favore dell’agrivoltaico per contribuire al contenimento dei costi energetici, mettersi al riparo dal caro-bollette ma anche cogliere l’occasione per rimuovere e smaltire eventuali coperture di amianto, realizzare l’isolamento termico e rifare, per esempio, le coperture con sistemi di areazione.

Coldiretti rende noto che l’opportunità per installare impianti fotovoltaici sui tetti di stalle, fienili e strutture condividendo con uno o più “vicini” l’utilizzo ed i benefici dell’energia autoprodotta arriva adesso dal bando Cer del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza pronto a coprire con contributi a fondo perduto fino al 40% delle spese ammissibili con la possibilità di richiedere un anticipo del 30%.

Sono meno di un migliaio le attività agricole in Toscana che catturano già energia dal sole da reimpiegare per le attività aziendali abbattendo i costi energetici, la cui incidenza media sui costi di produzione può superare il 25%, e riducendo la dipendenza da fonti fossili, un numero ancora troppo limitato considerando la platea di imprese in Toscana (poco meno di 50 mila) ma certamente destinato a crescere anche sulla spinta delle risorse messe in campo dal bando: 2,2 miliardi di euro.

Il bando, rende noto Coldiretti Toscana “punta a sostenere la produzione e condivisione locale di energia rinnovabile, coinvolgendo imprese, cittadini ed enti pubblici nei comuni al di sotto dei 50.000 abitanti. Un “limite” che non penalizza la realtà Toscana con 260 comuni che rientrano in questo parametro. Gi impianti dovranno avere una potenza nominale inferiore a 1 mega watt. Le domande devono essere presentate entro il 30 novembre ma per istruire l’istruttoria è necessario aderire entro il 15 settembre”.

Per permettere alle aziende agricole associate di cogliere l’opportunità del Bando Cer Pnrr Coldiretti Toscana ha messo loro a disposizione un pool di esperti in grado di assecondare ed affiancare gli imprenditori lungo tutto il percorso, dalla produzione della documentazione all’installazione. Per informazioni e saperne di più è possibile scrivere a: psrconsulenza.toscana@coldiretti.it





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